La lingua dei segni

Ott 27, 2021

La lingua dei segni è da sempre privilegiata dalle persone sorde in quanto costituisce un sistema linguistico naturale: la sua emissione e ricezione non presenta né ostacoli né frustrazioni e consente l’espressione, la comunicazione e il piacere a essa attinenti. Come ogni altra lingua costituisce un sistema simbolico che risponde al bisogno fondamentale dell’uomo di costruirsi come essere pensante e comunicante.

La funzione principale della parola e del segno è di permettere la creazione di un sistema di rappresentazione interno del mondo esterno, delle proprie sensazioni ed emozioni, consentendo l’espressione soggettiva, la partecipazione al pensiero comune e quindi alla comunicazione sociale.
Grazie a questo la persona sorda potrà articolare un pensiero e comunicare in una modalità visivo-gestuale, sviluppare le proprie competenze nel linguaggio verbale (orale e scritto) nei limiti delle sue possibilità, avvalendosi di un sistema linguistico e di un pensiero coerente e autonomo.

Essendo una lingua vera e propria non è universale
Le lingue dei segni sono apparse prestissimo nella storia dell’umanità e si sono sviluppate diversamente in ogni paese e regione del mondo, in quanto testimoni e veicoli della storia e delle culture.
Possiede caratteristiche linguistiche che rispondono alle esigenze strutturali di ogni lingua: quattro parametri (la configurazione della mano, il suo movimento, l’orientamento e il luogo) si combinano per formare una infinità di segni.
La lingua dei segni consente la creazione di nuovo lessico in risposta alle esigenze delle evoluzioni sociali e tecniche di una società e presenta delle qualità espressive propizie alla creatività poetica e teatrale.

Alcuni studi neurologici hanno osservato in soggetti sordi l’attivazione corticale durante l’emissione e la percezione della lingua dei segni, mostrando che essa è rappresentata ed elaborata proprio nelle aree deputate all’elaborazione del linguaggio.

Presenta delle qualità paragonabili alla lingua articolata con un potenziale specifico a livello spaziale e cinematico
Alcune sperimentazioni d‘insegnamento della lingua dei segni a bambini udenti e sordi hanno dimostrato potenziamento dell’attenzione e memoria visiva, fondamentali nello sviluppo di varie competenze, e rinforzamento della conoscenza della lingua verbale.