La sordità nella società odierna

Ott 27, 2021

Rispetto la sordità continuano a sopravvivere stereotipi basati sul pregiudizio. 

Si tratta di una disabilità non evidente, come tante altre, e che dunque spesso comporta un impatto ruvido quando si tratta di stabilire qualsiasi tipo di dialogo: allo sportello di un ufficio pubblico, in una coda, su un mezzo di trasporto, in un ambiente affollato e rumoroso, in un cinema o in un teatro e via dicendo. 

Le persone con sordità hanno scelto la strada della comunità e del gruppo autosufficiente grazie all’abitudine e all’uso della lingua dei segni, che ha comportato la conseguenza di un isolamento rispetto alla generalità delle persone che non la conoscono e non hanno, salvo eccezioni, alcun obbligo di apprenderla. 

L’utilizzo di nuove tecnologie ha favorito negli ultimi decenni la crescita di soluzioni basate sulle protesi acustiche, sugli impianti cocleari, ma anche la diffusione della sottotitolazione, accessori da utilizzare con i cellulari, l’uso di internet. 

Secondo un’elaborazione effettuata dal Censis, basata su dati Airs, EuroTrak, Anifa, Istat, la prevalenza in Italia dei problemi uditivi è stimata al 12,1% della popolazione, circa 7 milioni di italiani con ipoacusia e un aumento significativo con l’invecchiamentoMa è anche grazie ai non udenti e alla loro realtà, spesso messa alla prova dal deficit uditivo, che possiamo apprendere una lezione di umanità concreta che ci arricchisce, stimola e coinvolge. 

Solo il silenzio, a volte, ci permette di ascoltare davvero.